Cosa vedere a Sale Marasino

Sale Marasino: un anfiteatro di tesori da scoprire

Punto di partenza ideale per questo percorso alla scoperta di Sale Marasino è l’imbarcadero. A chi approda sulle rive del paese subito si mostra maestosa la chiesa Parrocchiale: basta salire la scalinata in marmo per raggiungerla e visitarla. Percorrendo, quindi, il lungolago verso Sulzano (a destra lasciandosi alle spalle il lago) si raggiunge rapidamente un altro edificio religioso, ormai sconsacrato, che sorge direttamente sulla strada provinciale, dal lato a monte, in località Curetto. Si tratta dell'ex chiesa dei Disciplini, intitolata originariamente a S. Pietro. I pregevoli affreschi all’interno e le mostre che periodicamente vi vengono ospitate, la rendono una tappa imperdibile.

Si può proseguire sempre sulla passeggiata del lungolago, per godere la tranquillità della riva, fino ad arrivare in località Portazzolo, di fronte al ristorante Villa Bredina, dove sorge la cinquecentesca Villa Martinengo, di proprietà privata e quindi visibile solo dall’esterno. La sua facciata rinascimentale si rispecchia nelle acque ed è visibile solo in barca.
Attraversando la strada provinciale, si passa sotto un ponte e si imbocca, a destra, via Giardino, salendo ripidamente fino a via Ronzone. Si prosegue a destra e si imbocca via Maspiano. Questa via, che sale con una lieve pendenza, permette di godere di un piacevolissimo panorama, fino ad arrivare a uno dei borghi più caratteristici di Sale Marasino, Maspiano appunto, dove merita una visita la chiesa, del XVII secolo, di S. Giacomo, patrono dei viandanti. Qui passa un tratto di antica strada Valeriana, che rivive nella rievocazione storica annuale di maggio, e sempre a Maspiano ha sede il Club della Zucca, fautore della sfida nazionale delle zucche giganti, che si tiene annualmente a Sale Marasino. 

Dopo questo tuffo nella storia, si riguadagna via Maspiano da cui si è arrivati, fino al punto in cui interseca con via Riva. Qui, poco più avanti, sulla destra, si imbocca una viuzza, via Molino, che conduce rapidamente all’altro borgo antico di Sale, Marasino. Per gli amanti delle passeggiate, da Marasino si può prendere via Presso, che sale fino a Portole, piacevole terrazza panoramica da cui partono le maggiori escursioni nella montagna salese. Certo la salita è lunga, ma premia il meraviglioso paesaggio. In alternativa, imboccando la via acciottolata S. Antonio, si raggiunge la chiesa omonima.

Proseguendo per via Pozzacher, si può scendere, a sinistra, sino ad arrivare alla frazione di Conche, dove spicca la Chiesa settecentesca di S. Giovanni Battista, patrono della località, festeggiato annualmente a giugno con una sagra. Se, invece, da via Pozzacher si prosegue dritto per via Verdi, si arriva a via Distone. Per chi non è sazio di panorami è consigliabile imboccare via Distone e quindi Via Matteotti, localmente nota come strada Panoramica. E’ un percorso lungo ma pressoché pianeggiante, che attraversa tutto il paese, a mezza costa, offrendo la possibilità di una passeggiata rilassante. Seguendo la via si raggiunge, discendendo, il villaggio Motta. Da qui si può arrivare al centro storico imboccando, sulla sinistra (per chi scende) via Massenzano, anche nota come “strada dei morti”, che sbuca in località Carebbio, il cuore antico del paese a livello del lago. Nel centro storico si possono ancora ammirare, ma solo dall’esterno, le cinquecentesche casa Mazzucchelli e casa Turla Tacchini, oltre a Palazzo Giugni, eleganti ville signorili del XV secolo.

Sale Marasino è un paese dall’ampia estensione, dove i grandi spazi, caratterizzati da un anfiteatro naturale di pregevole bellezza, nascondono a un primo sguardo meraviglie storico-culturali che si svelano a poco a poco: le operose frazioni - Massenzano, Conche, Presso, Riva, Maspiano, Sale, Marasino, Dosso, Distone – che mantengono il sapore del borgo antico, si immergono in estesi boschi cedui, castagneti fruttiferi, vigneti e uliveti. Percorrerli dona, così, pace e relax, ma anche la possibilità di scoprire i piccoli tesori nascosti negli angoli più impensabili. Questa idea di itinerario ne offre la possibilità.

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Ultimo aggiornamento
21 settembre 2022